Mercoledì – Una serie di Tim Burton?

Mercoledì

Una serie di Tim Burton ?

“Mercoledì” è la serie tv Netflix che ha letteralmente sbaragliato la concorrenza in termini di visualizzazioni. Creata da Alfred Gough (Smallville, La Mummia, Io sono il numero Quattro) e Miles Millar (Shannara, Smallville, Io sono il numero Quattro) una coppia di sceneggiatori che collabora da molto tempo, prodotta da Netflix in collaborazione con MGM Television, distribuita dalla stessa Netflix.

Alla regia troviamo per i primi quattro episodi Tim Burton, nella seconda metà della serie invece la regia è stata affidata a James Marshall (Falling Skies, Into the Badlands) e Gandja Monteiro (The Chi, In the Dark).

Il titolo introduce la protagonista che ovviamente non ha bisogno di presentazioni: Mercoledì Addams, interpretato da Jenna Ortega, che con questo ruolo si lancia tra le attrici in maggiore crescita di quest’anno. La storia sommariamente si può catalogare come un teen drama poliziesco con toni dark che sempre hanno contraddistinto l’universo narrativo della famiglia Addams.  L’interpretazione di Ortega è stata determinante per rendere iconico il personaggio di Mercoledì ma idea ancor più geniale è stata metterla di fronte alla stessa Christina Ricci, storica interprete dello stesso ruolo. 

Senza dubbio è stata un’ottima mossa per donare un senso di continuità nel prodotto, riuscendo appieno in un’operazione nostalgia, nonostante il target (la Generazione Z, i post-millennials) sia molto percepibile nella serie.

Le critiche però non hanno tardato ad arrivare e certamente come sempre nei giorni d’oggi non sono state poche, la somiglianza con altri show di Netflix come “Sabrina” o “Riverdale” è evidente, sui social gli utenti si sono scatenati con meme di “Boris 4” sul famigerato algoritmo, tantomeno i giustizieri del politically correct non hanno perso l’occasione per accusare di razzismo la serie. 

Narrativamente parlando la storia funziona, rientriamo nel classico viaggio dell’eroe che deve risolvere un mistero, le sfide che si susseguono di fronte a Mercoledì sono sempre alla sua altezza, costruendo quel senso di avventura tipico di questo tipo di trame, che di solito agganciano gli spettatori allo schermo più per le relazioni tra i personaggi che per la storia vera e propria.

Infatti è proprio la semplicità della trama, la sua linearità, che ci permette di apprezzare il tempo che Mercoledì trascorre con ciascuno dei personaggi, tutti dignitosamente rappresentati in un proprio spazio all’interno dell’arco narrativo.

Sorridiamo con la sua compagna di stanza, interpretata da Emma Myers, che riesce a scaldare il cuore di un personaggio freddo e calcolatore come la nostra protagonista.

Le attenzioni romantiche di Mercoledì sono due, ma lo show scricchiola leggermente sullo storico paradigma seriale “Sceglierà lui o l’altro?” andando a ricalcare un classico luogo comune più che abusato negli anni.

Probabilmente il giusto mix di un’ottima selezione del cast e di una regia molto ispirata hanno dato la vera popolarità a quest’ultimo grande prodotto di casa Netflix.

Dal punto di vista produttivo è stato un successo clamoroso, sui social media siamo stati invasi dai video del ballo di Mercoledì, perfettamente adatto per essere riprodotto su Tik Tok, e il lavoro pubblicitario e di promulgazione è stato martellante, Tim Burton stesso che non ama apparire in pubblico è stato ospite a Lucca Comics per presentare in anteprima la serie, andando a dimostrare di fatto quanto il successo mediatico sia direttamento proporzionale alla pubblicità.

Tuttavia come detto è un prodotto non esente da difetti, di fatto tra le note dolenti troviamo una Catherine Zeta Jones deludente, la sua interpretazione di Morticia Addams è dimenticabile, per non parlare della totale mancanza di chimica con Luis Guzman, che interpreta Gomez, anche lui poco convincente nel ruolo, paragonate alle prestazioni attoriali con cui ci ha abituato negli ultimi anni.

Il prodotto è stato ad ogni modo un successo, il riscontro degli spettatori è stato talmente elevato che in questi giorni Netflix sembra stia valutando se creare un vero e proprio universo espanso basato sui personaggi introdotti in questa serie, è probabile che proverà a spremere questo universo narrativo fino all’ultimo, anche se la fragilità di avere dei prodotti incentrati esclusivamente su determinati attori è innegabile e rischia di condannarci a numerosi spin-off deludenti e poco interessanti.

Voi cosa ne pensate di “Mercoledì?” Vi è piaciuto? 

 

IMDb: 8,3

Rotten Tomatoes: 86% 

di Francesco Braida – 19/12/2022

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