The Pale Blue Eye
I delitti di West Point

Scritto e diretto da Scott Cooper (Black Mass – Hostiles) interpretato da Christian Bale (Il Batman di Christopher Nolan – La Grande Scommessa) e un fantastico Harry Melling ( Harry Potter – La regina degli Scacchi).
Il film è un adattamento del libro di Louise Bayard, prodotto da Cross Creek Pictures e distribuito da Netflix, il budget del progetto è ammontato a 72 milioni di dollari e sta riscuotendo un discreto successo dal pubblico di Netflix.

Per prima cosa bisogna dire che Christian Bale è sempre un ottimo attore, non alla sua prima collaborazione con Scott Cooper, quindi ci si aspetta che tra i due professionisti esista una certa intesa, che purtroppo non si percepisce nella pellicola.
Sicuramente ad un attore del calibro di Christian Bale non si può dire che reciti “male” ma a nostro parere in questo film non ci ha offerto una performance memorabile.
Di fatto la nostra delusione viene proprio dallo stesso Bale, che ci ha sempre abituato a uno standard recitativo elevato.

Ma non è tutto da imputare a lui, che la pellicola in un modo o nell’altro la porta avanti, ma è la storia che risulta poco credibile e macchinosa, i set up degli indizi sono molto palesi, e questo non ci porta ad avere grandi dubbi sui sospetti, nonostante il tentativo di finale con un cliffhanger.
Bisogna dire che il film ha un punto molto a favore: Harry Melling. Perché il salto da bambino grassottello e viziato che bullizza il nostro amato Harry, ad un Edgar Allan Poe emaciato, carismatico e dannato, è lungo.
Melling con questa interpretazione ci fa una promessa, già percepita in altre sue performance: non è un attore ignorabile e con questo film, a parere nostro, lo dimostra.

Parlando in termini editoriali Netflix continua a non trovare una direzione, soprattutto con questo tipo di film che vogliono chiaramente essere prodotti di qualità, tentano di allargare al massimo la fascia di pubblico con cui comunicare finendo però per non tracciare una linea chiara.

Il film è godibile e sicuramente la fotografia è profonda e immersiva, l’ambientazione funziona e in generale la recitazione non stona mai, lasciando però l’amaro in bocca su quanto avrebbe potuto essere migliorato da una scrittura più solida.
IMDb: 6.7
Rotten Tomatoes: 73%
di Francesco Braida – 16/01/2023