The Menu
Non è un pasto, è un'esperienza

The Menu è un thriller satirico firmato Mark Mylod (regista di piccole perle come Ali G Indahouse e svariati episodi di famose serie TV come “Once upon a time”, “Il trono di spade”o “Shameless”) scritto da Seth Reiss e Will Tracy (quest’ultimo già soddisfatto dal lavoro con Mylod in “Succession”) e prodotto dalla Hyperobject Industries (Don’t Look Up).
Concettualmente The Menu porta lo spettatore ad osservare l’esperienza culinaria unica di un variegato gruppo di persone. A guidare la linea, in tutti i sensi, abbiamo un bravissimo Ralph Fiennes (lo storico Voldemort nella saga di Harry Potter) nei panni di Julian Slowik, Chef dall’estro molto particolare che risiede su un’isola privata dove ha anche il suo ristorante, in cui propone elaborati e artistici pasti di cucina molecolare, dalla durata di oltre 4 ore e dal prezzo proibitivo.

Oltre al già citato Fiennes il film vanta di un buon cast composto da nomi ben conosciuti, tra cui troviamo Nicholas Hoult (About a Boy, Mad Max: Fury Road), John Leguizamo (Carlito’s Way, Moulin Rouge, Una Notte Violenta e Silenziosa), Janet McTeer (Cime Tempestose, Divergent), Reed Birney ( House of Cards, The Blacklist), Anya Taylor-Joy (Split, La Regina degli Scacchi).
Il film introduce uno per uno i personaggi di questa pellicola, ci presentano dei clienti d’élite tutti rigorosamente in coppia o più, rivelando allo spettatore chi siano chiacchierando tra loro. C’è la coppia benestante e avanti negli anni, habitué del ristorante di Slowik, c’è un trio di giovani imprenditori dall’ego pronunciato, un attore famoso dalla popolarità in declino con la sua assistente personale, una coppia di critici culinari che ha decretato il successo o il fallimento di molti ristoranti, e un coppia di fidanzati, lui estremamente pedante e quasi un fan tossico della cucina di Slowik. All’arrivo sull’isola, durante un tour, vengono mostrati agli ospiti i vari luoghi dell’isola e salta subito all’occhio come la brigata di cucina di Slowik sia irreggimentata in stile militare.

Il ritmo della storia è scandito dai vari piatti proposti, mentre una certa ansia, data dai comportamenti di chef e assistenti, diventa man mano palpabile durante i primi 40 minuti del film. Ma è solo in seguito a un piatto molto particolare che comincia per i protagonisti, e per lo spettatore, una discesa sempre più rapida nell’orrore e nella paura. Da quel momento in poi è evidente una certa somiglianza tra i comportamenti degli ospiti e i cinque stadi del lutto, una critica non troppo velata ad alcuni dei mali che affliggono la società moderna e un richiamo alle cose semplici della vita e alla loro capacità di portare felicità all’essere umano.

Non possiamo dirvi di più o rovineremmo il gusto della sorpresa che questa pellicola vuole offrirvi, indubbiamente un film bizzarro, legato a stretto giro con il mondo della cucina, che lascia l’amaro in bocca.
La pellicola, a fronte di un budget di 30.000.000 $, ha incassato 38.228.830 $ negli Stati Uniti e 39.809.082 $ nel resto del mondo, di cui 2.194.032 $ in Italia, per un totale di 78.037.912 $, e ha ottenuto due candidature ai Golden Globe: Miglior Attore e Attrice in un film Commedia o Musicale per Ralph Fiennes e Anya Taylor-Joy.
The menu disponibile (sulla piattaforma Amazon Prime Video) è una storia particolare, ben narrata e mai noiosa, che offre allo spettatore un’ora e quaranta minuti di intrattenimento e interessanti spunti di riflessione.
Voto IMDb 7,2/10
Voto Rotten Tomatoes 76%
di Fabrizio Punzi Sambiase – 03/03/2023